Sistemi di governo societario Le società di capitali possono scegliere tra tre diversi sistemi di governo: 1 - Sistema tradizionale Nel sistema tradizionale gli organi cui è affidata la società sono:
Collegio sindacale Il Collegio Sindacale è un organo di controllo della gestione riservato alle sole società di capitali ed alle cooperative. Nelle società a responsabilità limitata (Srl), è obbligatorio solo se il sociale supera il minimo previsto per la società per azioni (120.000 euro) o se la società non può redigere il bilancio in forma abbreviata perché supera i limiti previsti dall'art. 2435 bis del codice civile. Negli altri casi per le srl, il collegio sindacale è facoltativo e può essere previsto nello statuto. Composizione e durata del collegio Il collegio sindacale si compone di 3 o 5 membri effettivi più 1 o 2 supplenti tutti eletti dall'assemblea in sede ordinaria. Possono essere revocati solo per giusta causa e previa approvazione con decreto del tribunale (art. 2400 c.c.). Requisiti dei sindaci Particolari norme sono previste a tutela dell'indipendenza dei sindaci stessi da coloro che sono soggetti al loro controllo. L'art. 2399 c.c. elenca una serie di cause di incompatibilità con l'ufficio di sindaco tra le quali rapporti di parentela e affinità con gli amministratori della società e delle società controllanti e controllate nonché rapporti di affari e di lavoro con le stesse società. Tali situazioni quando vengono a determinarsi dopo la nomina determinano l'automatica decadenza dall'incarico. Lo statuto può prevedere ulteriori restrizioni. Importanti sono anche i requisiti professionali richiesti. I membri del collegio sindacale devono essere scelti tra gli iscritti nel registro dei revisori contabili o negli albi professionali individuati con decreto del Ministro della giustizia (vedi D.M. 29 dicembre 2004, 320) o devono essere professori universitari di ruolo in materie economiche o giuridiche. Almeno un sindaco effettivo e un supplente deve essere iscritto nel registro dei revisori contabili. La cancellazione da tali albi è causa di decadenza dall'incarico (art. 2397 c.c.) I controlli Il controllo del collegio sindacale è un controllo di legalità perché i sindaci verificano il rispetto della legge e dello statuto e possono impugnare dinanzi al tribunale le delibere non conformi alla legge e allo statuto. Inoltre essi verificano l'adeguatezza dell'organizzazione amministrativa e contabile e la corretta amministrazione della società segnalando all'assemblea eventuali fatti rilevanti. 2 - Sistema monistico (Società per Azioni) Il sistema "Monistico" (di ispirazione anglosassone) è un sistema alternativo di amministrazione e controllo della S.P.A. (utilizzabile anche nelle Società Cooperative e nelle Società Europee), può essere adottato dalla società solo con un'espressa previsione statutaria (o con successiva modifica), in assenza della quale si applica la disciplina del modello "Tradizionale". Nel modello monistico: - l’Amministrazione della società è affidata ad un Consiglio di Amministrazione - la funzione di Controllo sulla Gestione è invece di competenza di un "comitato per il controllo sulla gestione", eletto nell’ambito del consiglio di amministrazione; - il Controllo Contabile è (*senza eccezioni*) affidato ad un organo esterno, Revisore contabile o Società di revisione. All’Assemblea è attribuito in particolare il potere di nominare il consiglio di amministrazione. Il Sistema Monistico prevede un consiglio di amministrazione, cui spetta la gestione dell’impresa, che nomina al suo interno un comitato di controllo che esercita il controllo sul corretto esercizio dell’amministrazione. A differenza del modello tradizionale (in cui l’assemblea elegge separatamente gli organi di amministrazione e di controllo) nel modello monistico i controllori sono emanazione degli stessi soggetti controllati. Consiglio di amministrazione Il C.d.A. deve essere composto per almeno un terzo da membri che rispettino i requisiti di indipendenza dei sindaci (art. 2399 c.c.). È permessa la delega di funzioni e la costituzione del comitato esecutivo. Comitato interno per il controllo sulla gestione Il comitato interno per il controllo sulla gestione viene nominato e revocato (anche senza giusta causa) dal C.d.A., ed è composto da amministratori (ossia membri del C.d.A.) in possesso dei requisiti di onorabilità previsti e che non ricoprano alcuna funzione amministrativa. La funzione svolta è quella propria dell'organo di controllo. 3 - Sistema dualistico Il sistema di amministrazione e controllo della S.p.A. noto come "Dualistico" è caratterizzato da una struttura che prevede l'elezione da parte dell'assemblea di un organo denominato consiglio di sorveglianza, il quale elegge a sua volta un consiglio di gestione. Il sistema dualistico introduce nel diritto societario italiano la pratica della cogestione, nata e particolarmente diffusa in Germania. Consiglio di sorveglianza Il consiglio di sorveglianza è l'organo centrale del modello dualistico. Viene eletto dall'assemblea e dura in carica tre anni. I membri devono essere almeno tre, sono rieleggibili e possono essere revocati, anche senza giusta causa purché si raggiunga una maggioranza pari ad 1/5 del capitale sociale (salvo, in quest'ultimo caso, il diritto al risarcimento del danno), diversamente da quanto accade nel sistema tradizionale dove per la revoca dei sindaci è necessario un decreto del tribunale, sentito l'interessato. È un organo peculiare in quanto riunisce in sé delle competenze che nel modello tradizionale sono demandate all'assemblea ed alcune proprie del collegio sindacale. Rappresenta una soluzione efficace per creare una separazione tra organo gestorio e soci. Competenze dell'organo di controlloNomina e revoca gli amministratori, ossia i componenti del consiglio di gestione (che possono essere revocati anche senza giusta causa, salvo in questo caso il diritto al risarcimento del danno). Approva il bilancio. Promuove a maggioranza l'azione sociale di responsabilità nei confronti degli amministratori. l'art. 2409 terdecies, lett. c, rinvia all'art. 2403 contenente i doveri del collegio sindacale (vigilanza sul rispetto da parte degli amministratori di legge e statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione) e la lett. e consente l'esperibilità della denuncia di gravi irregolarità al tribunale ex art. 2409. Inoltre gli artt. 2380 e 223 septies (sopra cit.) estendono, ove compatibili, le norme dettate per il modello tradizionale in materia di collegio sindacale.Per quanto riguarda l'approvazione del bilancio, la legge prevede la possibilità che in caso di mancata approvazione, o qualora un terzo dei membri del consiglio di gestione o di sorveglianza lo chiedano, la competenza per l'approvazione del bilancio sia demandata all'assemblea. Consiglio di gestione Il consiglio di gestione ha l’esclusiva responsabilità della gestione e direzione dell’impresa e compie tutte le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale (art. 2409 novies c. 1 c.c.). Il consiglio di gestione è composto da almeno 2 membri, anche non soci (art. 2409 novies c. 2 c.c.). Non può assumere la carica chi è membro del consiglio di sorveglianza (art. 2409 novies c. 4 c.c.). I primi componenti del consiglio di gestione vengono nominati nell’atto costitutivo. Durante la vita della società, invece, i consiglieri sono nominati (art. 2409 novies c. 3 c.c.):
Lo statuto può inoltre riservare ai possessori di strumenti finanziari partecipativi, la nomina di un componente indipendente del consiglio di gestione, indicando le modalità di tale nomina. Salva diversa disposizione dello statuto essi sono rieleggibili (art. 2409 novies c. 5 c.c.).
Il controllo sulla gestione Il controllo sulla gestione deve vigilare:Per quanto all’organo che deve effettuare il controllo della gestione, varia come sopra visto con il tipo di governance. Il controllo contabile Il controllo contabile consiste: Tipologia di controllo contabile (auditing) auditing interno , effettuato da personale interno all’azienda è motivato da esigenze organizzative; mira a garantire una maggiore affidabilità delle procedure, evidenziare disfunzioni dell’organizzazione amministrativo-contabile, assicurare maggiore esattezza dei dati utilizzati dalla direzione per l’elaborazione delle proprie strategie.auditing esterno, viene condotto da personale esterno all’azienda in piena autonomia al fine di garantirei terzi e in particolare gli stakeolders sul corretto operato degli amministratori Il controllo contabile può essere obbligatorio o facoltativo. In particolare, è obbligatorio per le società quotate nonché per le società per azioni e per le società a responsabilità limitata che presentino un capitale sociale uguale o maggiore di 120.000 €, superino i limiti previsti per la redazione del bilancio in forma abbreviata, di cui all'art. 2435-bis C.C. e siano obbligate a redigere il bilancio consolidato. Soggetti deputati ad effettuare il controllo contabile I soggetti chiamati ad esprimere il controllo contabile devono essere: per società le quotate nei mercati regolamentati, società di revisione contabile, regolarmente iscritte in uno specifico Albo come previsto dall'art.155 del TUIF; per le società non quotate il controllo può essere affidato al revisore persona fisica oppure alla società di revisione. La normativa di riferimento per il revisore chiamato ad esprimere un giudizio professionale sull'attendibilità di un bilancio è rappresentata dal Codice Civile per le società non quotate, dal TUIF per le quotate nonché dai principi di revisione e dai principi contabili nazionali emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e Ragionieri. La revisione contabile si conclude con apposita relazione contenente il Giudizio dei revisori sul Bilancio la cosidetta Certificazione di bilancio che rappresenta l’atto formale con il quale i revisori comunicano a terzi la propria opinione in merito alla regolarità formale e sostanziale del bilancio di esercizio.
Certificazione del Bilancio di esercizio La relazione che deve evidenziare i controlli eseguiti, le persone che li hanno effettuati e chi li ha diretti, i loro compensi, conclude con un giudizio sul bilancio che è differenziato a seconda della sua attendibilità. Tale giudizio può essere:
Principi di revisione Alla base della revisione contabile stanno i principi di revisione che possono essere raggruppati in tre macroaree che sono: |