Il trattamento di fine rapporto Al momento della cessazione del rapporto di lavoro, il personale dipendente, secondo quanto previsto dall’art. 2424 del c.c., ha diritto a ricevere una indennità di liquidazione chiamata "TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO". Si tratta di una retribuzione differita che matura e si incrementa di anno in anno, ma viene liquidata e pagata al lavoratore dipendente solo alla fine del rapporto di lavoro. Ecco quindi che per il principio della competenza economica le aziende, in sede di scritture di assestamento, devono rilevare la quota di TFR maturata nell’ esercizio che, dal punto di vista economico rappresenta un costo che va rilevato nel conto " TRATTAMENTO DI FINNE RAPPORTO" che d’ora in poi indicheremo con TFR; dal punto di vista finanziario rappresenta un debito che va rilevato in avere del conto "DEBITI PER TRATTAMENTO DI FINE RAPPPORTO" che d’ora in poi indicheremo con DEBITI PER TFR. Trascureremo in questo anno le modalità di calcolo del TFR e ci limiteremo ad esporre una rilevazione, che pur non essendo quella esatta, è sufficiente per la didattica di questo terzo anno. Esempio 1: 31.12 Maturato a favore dei dipendenti TFR per € 20.000 Analisi economico-finanziaria
Libro Giornale
Conti
Conti utilizzati:
Secondo le attuali disposizioni di legge i lavoratori possono scegliere di destinare il proprio TFR ad un Fondo Pensione. Le rilevazioni che seguono si riferiscono esclusivamente a coloro che decidono di mantenere il TFR all’interno dell’azienda.
|