Sconto di cambiali. L’azienda può aver bisogno di liquidità e quindi avere l’esigenza di smobilizzare i propri crediti. Fra le altre alternative vi è anche quella di scontare gli effetti in portafoglio. Con questa operazione l’azienda cede le proprie cambiali ad una banca ricevendone in cambio il netto ricavo , che è la differenza fra valore nominale dell’effetto e gli oneri trattenuti dalla banca costituiti dallo sconto (calcolato sul periodo intercorrente fra data di ammissione allo sconto e scadenza dell’effetto) e dalle commissioni di incasso. In questo caso l’ente creditizio svolge sia una operazione di servizio (incasso effetti) sia una operazione di finanziamento (anticipo dell’importo dell’effetto). I momenti essenziali dell’operazione essenziali sono: l’azienda invia gli effetti alla banca per lo sconto. La banca, dopo averne accertato la validità, accetta le cambiali allo sconto, calcola interessi e commissioni e accredita il netto ricavo in c.c.
Alla scadenza: se la cambiale viene pagata l’operazione ha buon fine e non si avrà alcun seguito; se la cambiale viene pagata la banca provvede a far elevare formale protesto l’operazione ha buon fine e non si avrà alcun seguito;
Cambiali inviate allo sconto e regolarmente pagate alla scadenza Esempio 20.01.08 Inviati in banca per lo sconto effetti per complessivi € . 2.800 25.01.08 La banca comunica di aver accettato allo sconto gli effetti inviati il 20.01 e di aver accreditato in c.c. il netto ricavo come da conteggio di seguito riportato:
Situazione contabile preesistente
1° registrazione 20.01.08 Inviati in banca per lo sconto effetti per complessivi € . 2.800
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2° registrazione (effetto regolarmente pagato alla scadenza) 25.01.08 La banca comunica di aver accettato allo sconto gli effetti inviati il 20.01 e di aver accreditato in c.c. il netto ricavo come da conteggio di seguito riportato: Analisi economico-finanziaria
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Cambiali scontate e insolute alla scadenza
Le rilevazioni con le quali si inviano gli effetti in banca sono identiche a quelle viste sopra (1° registrazione) differiscono invece le rilevazioni di cui alla 2° registrazione che si presentano come segue, tenendo presente che: la banca ci restituisce l’effetto protestato la banca vuole rientrare di quanto spettantegli e cioè l’importo dell’effetto (in precedenza accreditato in c.c e le spese che ha sostenuto per far elevare formale protesto. (le commissione le aveva già addebitate in c.c.) 2° registrazione – BIS (effetto insoluto alla scadenza) 28.03.08 In relazione agli effetti scontati il 25.01, la banca comunica in mancato pagamento degli stessi; provvede restituire l’effetto insoluto e protestato; addebita in c.c. il valore nominale dell’effetto e le spese di protesto per € 60.
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